L'importanza della firma digitale e il suo funzionamento

Nel mondo digitalizzato, dove sta crescendo anche l’identità digitale tramite spid, assume rilevanza ormai fondamentale anche la firma digitale p7m, ovvero un contenuto in forma elettronica che può contenere al suo interno un qualsiasi tipo di documento, dal testo al video o alla musica, tutte con la garanzia di provenire in maniera certa e attendibile da una persona perfettamente identificata in sede di lettura della firma stessa. In questo senso, con la firma digitale è possibile dare al documento in questione vero e proprio valore legale ai fini di situazioni come controverse giudiziarie davanti ai tribunali oppure davanti agli arbitri.

Recita infatti le lettera s del Codice dell’Ammministrazione Digitale e le sue successive modifiche e integrazioni, introdotto nell’ordinamento con il numero 82/2005, che i file firmati digitalmente hanno l’efficacia stabilita dall’articolo 2702 del Codice Civile. Purtroppo, nonostante la digitalizzazione e la conoscenza informatica sempre più crescente fra le persone, molte sono ancora confuse sull’effettivo funzionamento di questo sistema, la sua importanza e i motivi per cui in alcuni casi è richiesta obbligatoriamente. Sul sito savinosolution.com è possibile notare come gli aspetti relativi alla firma digitale siano sì complessi ma anche più semplici di quello che sembri, soprattutto in chiave di facilitazione del lavoro.

Come funziona la firma digitale, cos’è l’estensione .p7m e il formato CAdES

Come detto, un file firmato digitalmente ha solitamente l’estensione .p7m. Questa serve a fare risconoscere all’utente la presenza di un file crittografato e l’apposizione di questa indicazione indica che il file è integro e autentico, oltre che immodificabile se non dallo stesso autore del file o di altre persone che a loro volta dispongono di una firma digitale e sono state abilitate. L’apposizione di questa estensione, oltre ad indicare queste caratteristiche, rende di valore civile e informatico dinnanzi alle sede giudiziarie, impedendo che il file possa essere aperto da programmi non a norma di legge.

La firma digitale formato p7m è sovente chiamata anche CAdES, ovvero l’acronomico di Cryptographic Message Syntax Advanced Electronic Signature e funziona sostanzialmente da busta che contiene il file che si è mandato e il certificato di validità di firma elettronica rilasciato da un ente abilitato rispetto allo Stato in cui ci si trova, come uno Stato o un’Istituzione. Il contenuto della busta CAdES può essere vario: oltre a trovarvi al suo interno documenti di testo, come contratti, è possibile anche inserire immagini, video oppure audio; per questo motivo la firma digitale è ormai lo strumento di comunicazione preferito fra i lavoratori – eccetto le professioni in cui è richiesta per legge come le imprese edili – e rassicura di molto l’esecuzione del lavoro e l’integrità dei contenuti da parte degli operatori.

La validità della firma digitale CAdES .p7m e la giurisprudenza di Cassazione in materia di firma digitale con la Sentenza 10266 dell’aprile 2018

Il valore dei file p7m con firma digitale è quello dell’autenticità, inalterabilità da parte di terzi e la non impugnabilità: una volta che la firma è apposta e il file in giro, infatti, non è più possibile per l’autore della firma invocare l’errore salvo la dimostrazione di essere stato raggirato nell’appossizione, cosa molto difficile da fare oltre che ampiamente improbabile. In questo senso, i file firmati digitalmente p7m sono stati spesso oggetto di controversie legali e la Cassazione, in ultimo grado e nella composizione in Sezioni Unite ha più volte sentenziato nel merito della sua validità ai fini di legge. Nel processo civile, infatti, una firma digitale offre di sostanza e di valore probatorio al contenuto, potendo questo essere impugnato davanti ad un giudice civile per farne eseguire il contenuto.

La differenza del formato fra CAdES e PAdES non comporta differenza in quanto l’unica piccola discrepanza fra i due sistemi è il sistema di apertura tramite software: il contenuto del documento rimani infatti invariato e il suo valore non può essere messo in discussione.