Che cos'è e come funziona l'analisi di bilancio per flussi

Effettuare l’analisi dei flussi finanziari rappresenta, al giorno d’oggi, un compito fondamentale per comprendere i cambiamenti riguardanti la disponibilità finanziaria di un’azienda in un determinato periodo di tempo.

A differenza dell’analisi finanziaria dello stato patrimoniale, spesso principale responsabile di grossolani errori ed errate valutazioni, quella per flussi finanziari riesce nel complesso compito di aggirare i limiti che caratterizzano la prima, mettendo a disposizione degli analisti dei dati precisi riguardo al contesto economico, finanziario e patrimoniale di una realtà aziendale.

Analisi dei flussi finanziari: i principali obiettivi

Come brevemente descritto nel paragrafo introduttivo, effettuare un’analisi per flussi significa superare le criticità e i limiti dell’analisi per indici costruendo una struttura di dati più complessa e dettagliata.

I flussi, infatti, permettono di ottenere informazioni notevolmente più precise e affidabili tramite il confronto tra due o più bilanci.

Il fine ultimo di questa indagine è, quindi, quello di sottolineare le variazioni nelle voci finanziarie e patrimoniali, evidenziandone le cause.

Grazie ai dati ricavati dall’analisi dei flussi, il professionista incaricato di effettuare l’indagine in merito alla situazione patrimoniale dell’azienda avrà il compito di proporre le eventuali azioni per finanziarsi e per impiegare i finanziamenti raccolti.

L’analisi per flussi non si basa solamente sulla mera raccolta di dati, ma anche e soprattutto sulla capacità di esprimere un giudizio tramite l’interpretazione di questi ultimi. Proprio questa è la ragione per la quale il dovere di un analista è quello di comprendere il perché di determinati movimenti, di capire i motivi per il quali sono state effettuare determinate operazioni o per cui risultano specifici movimenti di denaro.

Analisi dei flussi: quali sono le principali

Anche in virtù della complessità relativa a questa indagine, l’analisi dei flussi può essere effettuata in differenti maniere: l’analisi dei flussi dei fondi totali, l’analisi dei flussi del capitale circolante netto e, infine, l’analisi dei flussi di liquidità.

Tra tutte quella più utilizzata è l’ultima, anche nota come cash flow statement. A differenza delle prime due, questa consente di ricavare importanti informazioni in merito a entrate e uscite in impresa dimostrandosi, quindi, un valido alleato nella comprensione della produzione, fabbisogno finanziario e delle modalità utilizzare per far fronte alla copertura.

Metodologia dei flussi

Stabilire con precisione l’andamento dei flussi totali è, in realtà, un compito che non necessita di particolare competenza. Indagini come queste, infatti, possono essere effettuate calcolando la differenza tra due voci di bilancio comprese in due differenti stati patrimoniali.

Nonostante ciò, operazioni di questo tipo necessitano di successive rettifiche e di riclassificazioni, aspetti fondamentali al fine di assicurare lo svolgimento di uno studio affidabile e una successiva corretta interpretazione dei flussi.

Il calcolo per flussi viene eseguito effettuando comparazione dei fondi in due diversi periodi e ottenendo come risultato un flusso grezzo, una statistica prettamente numerica grazie a cui fornire ogni risposta in merito ai movimenti patrimoniali.

Per poter eseguire una corretta analisi di bilancio per flussi risulta, però, fondamentale comprendere le differenze tra flussi classificati come fonti di finanziamento e flussi classificati come impieghi o investimenti.

I primi definiscono le operazioni grazie a cui l’azienda sotto esame è riuscita a incrementare il proprio ricavato, mentre i flussi della seconda tipologia consistono nei movimenti che, al contrario, hanno determinato un aumento delle uscite o una riduzione delle entrate.

Operazioni come l’aumento di capitale e la richiesta di nuovi fondi e l’aumento degli attuali debiti possono, quindi, essere catalogate all’interno dei flussi classificati come fonti di finanziamento, mentre esempi dei flussi classificati come impieghi o investimenti sono l’incremento dei crediti, la riduzione dei debiti, l’espansione del magazzino e i rimborsi di capitale.

L’accurata separazione tra queste due differenti tipologie di flussi è ciò che permette agli analisti di ricavare i prospetti utili a evidenziare eventuali relazioni fra di essi e, di conseguenza, di effettuare un’accurata analisi relativa alla liquidità aziendale, la cui corretta gestione è uno dei fattori più importanti per la salute finanziaria dell’azienda stessa.

L’analisi del bilancio dei flussi: uno studio ormai imprescindibile

In conclusione, è possibile affermare che l’analisi del bilancio per flussi rappresenta un elemento senza il quale, oggigiorno, è impossibile pensare di approcciare al mondo dell’economia aziendale.

Saper effettuare indagini come quelle precedentemente descritte può essere, infatti, considerato uno strumento essenziale al fine di comprendere in quali modalità avvengono i movimenti economici di un’azienda e quali eventuali contromisure prendere al fine di aumentare le entrate.